martedì 9 febbraio 2016

Lettera aperta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi


Lettera aperta 


                                                                                          Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi 
                                                                                e p.c. Alle Ministre 
                                                                                          Al Presidente del Senato 
                                                                                          Alla Presidente della Camera dei Deputati 
                                                                                          Alle Parlamentari e ai Parlamentari


Rimpasto di Governo da completare: 
per ora le donne diminuiscono e niente delega per le P. O. 

L’attenzione dedicata, nel discorso di Capodanno, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla situazione delle donne in Italia e alla stretta connessione tra le problematiche che a oggi investono la realtà femminile e i ben noti problemi sociali ed economici del Paese, induceva a non perdere ogni speranza di avere una Ministra per le Pari Opportunità. Invece, anche dopo il recente rimpasto, non solo manca la Ministra alle Pari Opportunità, ma neppure è stata conferita a una delle Ministre la delega anche alle Pari Opportunità. L’intervento risulta doveroso dato che l’esperimento della Consigliera alle Pari Opportunità del Presidente del Consiglio si è concluso con le dimissioni della stessa e per la mancata sostituzione del Capo Dipartimento alle Pari Opportunità. Non sono più tollerabili ritardi, dopo che, come annunciato dal NCD, sarà conferita al neo Ministro agli Affari Regionali la delega alla Famiglia. Inoltre, se guardiamo ai numeri, è ormai definitivo l’addio al Governo 50&50, avviato con le dimissioni un anno fa della Ministra agli Affari regionali e, successivamente l’importante Dicastero degli Affari Esteri assegnato ad un uomo. Ora i ministri sono di nuovo 16, ma solo 6 le donne. Per non parlare delle viceministre e delle sottosegretarie, alle quali già nella prima composizione non era stato riconosciuto il 50&50, 

Chiediamo che la delega alle P.O. sia assegnata a una delle Ministre

In caso contrario si dovrà prendere atto di uno spostamento dell’attenzione, in via pressoché esclusiva, sul tema della famiglia, il quale storicamente travalica e oscura la questione della parità di genere. Anni fa fu avviata un’indagine sull’assetto governativo e il lessico dei politici in vari Stati e ne emergeva con grande evidenza che nei Paesi dove l’interesse si rivolge essenzialmente alla difesa del nucleo familiare, i diritti delle donne sono trascurati e le donne sono oppresse. La sottorappresentanza e il “silenzio-assenza” – non penalizzano soltanto le donne, perché il conseguimento della parità effettiva, dell’uguaglianza nei blocchi di partenza e la messa a frutto delle potenzialità delle donne è a vantaggio del Paese. Non considerare nei fatti i diritti di alcune/i non significa soltanto negare un’istanza di giustizia che trova riscontro sul fronte legislativo e esterno già a partire dai principi fissati dal legislatore costituente, fino ad arrivare agli obbiettivi di quello europeo, ma ricusa un’opportunità di miglioramento economico e un’esperienza di crescita professionale, collettiva e personale, che investe gli interessi di tutti. Di donne e uomini, di cittadine e cittadini: in sostanza del Paese. Il Presidente del Consiglio tenga anche a mente gli obiettivi di crescita che ci sono imposti dall’Agenda della Commissione europea per il 2020 e che considerano la parità un traino per l’incremento dell’occupazione fino a una soglia minima del 75% e per la ripartenza economica entro il perimetro europeo. 


Roma, 3 febbraio 2016 

Riferimenti: info@aspettarestanca.it d.martini@donneinquota.org 

Firmatarie (raccolta ancora in corso) Associazioni 
ADBI ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA 
ASPETTARE STANCA 
ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO 
ARTICOLO 51 
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CORRENTE ROSA 
DOLS DONNE ONLINE 
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DONNEINQUOTA 
FILDIS FONDAZIONE ADKINS CHITI: DONNE IN MUSICA 
GIO (OSSERVATORIO INTERUNIVERSITARIO STUDI DI GENERE) 
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LIBERADONNA 
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STATI GENERALI DELL’INNOVAZIONE 
TOPONOMASTICA FEMMINILE 
WISTER 

Persone 
SILVIA ACQUISTAPACE 
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GABRIELLA ANSELMI 
ANTONELLA ANSELMO 
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LIANA ATTORRE 
MAGDA BIANCO 
FRANCESCA BREZZI 
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CARLA CANTATORE 
ANNA CARABETTA 
ALIDA CASTELLI 
DANIELA COLOMBO 
MARCELLA CORSI 
DEBORAH D’EMEY 
CATERINA DELLA TORRE 
SERENA DINELLI 
MARIA PIA ERCOLINI 
IRENE GIACOBBE 
EMANUELA GHINAGLIA 
EMANUELA IRACE 
FRANCESCA IZZO 
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DANIELA MONACO 
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